Il presidente di seggio elettorale illuminato è colui che ha delle capacità organizzative per cui:

  • non tiene contemporaneamente l’intero organico tra scrutatori, segretario e vice presidente presente e attivo al seggio!
  • In realtà logora al meno possibile il personale per cui al minino ci devono essere 3 persone, a volte 4 con un’affluenza di un certo rilievo, ma certamente organizza dei turni.
  • Vuol dire che su 16 ore continuative d’operatività del seggio (dalle 7 alle 23.00) turna il personale a 3 per volta su 3 turni di presenza. Vuol dire che un gruppo di 3 sarà attivo dalle 7 del mattino alle 11, quindi va in libertà per 4 ore. Alle 15 il turno del mattino riprende servizio alternandosi con quello entrato nel seggio alle 11 e si ritira alle 19 per riprendere al mattino successivo.
  • Un concetto di questo tipo è veramente difficile da far capire agli attuali presidenti di seggio.

  • Il problema della difficoltà di capacità di comprensione degli attuali presidenti di seggio è che spesso provengono dalla Scuola pubblica, dove lo spreco d’ore sul personale è formidabile.
  • Il ricordo va a quelle riunioni del personale docente di 4-6 ore svolte per “recuperare” i 15 minuti sull’ora di lezione svolta in 45 minuti per mantenere alta l’attenzione degli allievi.
  • I Presidi, sull’argomento “amano” tenere il corpo docente anche 6 ore in “assemblea”, affinché smaltiscano ore di presenza. Con questa mentalità si logora soltanto il fattore umano.
  • Il presidente di seggio sagace è anche colui che la domenica elettorale al seggio, predispone tutta la modulistica necessaria allo spoglio senza “scoprirla” al momento della quantificazione del voto! Ne consegue che va organizzata (con il segretario e il vide presidente) una scaletta di modelli da compilare per ordine d’importanza.
  • Capita spesso d’osservare Presidenti e annessi segretari (la moglie, figlia, figlio) impreparati in tema, ma presenti per la magra diaria da dividere in famiglia.

Resta una riflessione: non esiste un corso obbligatorio per il presidente di seggio elettorale: che peccato!