Il pensare giusto è contrapposto a quello contemporaneo. In effetti il pensiero comunemente applicato da tutti, in quest’epoca post-globalizzata, non risulta corretto.
Lo spunto emerge dalla visione (forse la seconda o la terza) di un film molto famoso, dal titolo “Spaces cowboys” del 2000. Gli attori sono famosi e bravi per cui se ne consiglia la visione.
La vicenda è così sintetizzata. La NASA, l’Ente spaziale statunitense, a corto di soluzioni, è costretta ad inviare nello spazio dei piloti militari americani, ormai in pensione perchè sono gli unici in grado di riparare un satellite russo che usa un motore americano il cui progetto fu rubato negli anni Sessanta. Fin qui nulla di particolare.
Nella fase d’addestramento, un Colonnello pilota (in pensione, ma ora del gruppo che sta per entrare in orbita) guidando lo Shuttle all’atterraggio (in simulazione) determina una situazione interessante.
La vicenda è così descritta: i piloti in servizio, giovani e quarantenni, che si trovano dentro lo Shuttle insieme ai 2 vecchi, alla guida del mezzo, sanno che non si può atterrare senza il computer di bordo attivo. Il Colonnello pilota anziano non accetta e chiede l’esclusione del computer alla torre di controllo. Il commento dei giovani è subito acido per cui: non si può atterrare senza computer di bordo e non è neppure previsto dalle disposizioni!
Il Colonnello, incurante della critica ed ottenuto lo spegnimento del computer, procede nell’atterraggio che si conclude felicemente con una paurosa cabrata verso l’alto poggiando il carrello sulla pista senza danno per alcuno ed il mezzo.
I giovani non imparano dalla vicenda restando scettici sul fatto accaduto sotto i loro occhi.
A questo punto è possibile distinguere tra pensare giusto o in forma classica e contemporanea.
Il pensiero giusto e classico è basato sul ragionamento e l’esperienza, quindi il confronto tra se stessi e la vicenda che si sta affrontando.
Al contrario il pensiero contemporaneo e superficiale è per sintesi e dogmi. Si tratta di un pensiero appiattito sull’uso/abuso del cellulare, d’internet e dell’immateriale. Un cellulare (il telefono) che dovrebbe anche sostituire il computer!
Non resta che riflettere.
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