Esame di maturità del tutto immaturo; è la conclusione a cui si perviene ascoltando le lamentele degli studenti che affermano: …..ti mettono in mano la Costituzione della Repubblica Italiana senza lasciarti la libertà d’esprimere il tuo pensiero. La Commissione vuole e pretende di sentire un disco rotto celebrativo delle Istituzioni, lo Stato e anche della comunità economica europea. Un insieme d’Enti letteralmente intoccabili! Il pensiero individuale è completamente censurato privando il maturando d’ogni reale spessore di riflessione individuale. Gli insegnanti che compongono le commissioni d’esame sono professori o vigilanti dell’ordine costituito?
La critica alle commissioni d’esame di maturità ed ai docenti che in classe non sanno applicare alcuna regola d’ascolto e commento ragionato delle idee altrui, sono consolidate da molto tempo e note senza alcun rimedio. Non è mai stato licenziato alcun docente per aver ignorato d’iniziare la lezione ricordando che lo Stato spende 9mila euro all’anno per ogni studente (i maturandi “valgono” o sono portatori di 117mila euro d’investimento in formazione già spesi dalla collettività).
Del resto anche la critica di parzialità s’innesta su un corpo docente sindacalizzato e orientato politicamente (altro motivo di licenziamento).
L’accusa ai docenti di Stato è d’indottrinamento anzichè formazione.
Alcuni esami:
- a pappagallo gli studenti devono ricordare che nel referendum istituzionale del 2 giugno 1946 ci fu per la prima volta la partecipazione del genere femminile al voto. E’ vero! A nessuno è però concesso di chiedersi il perchè di quella partecipazione. Essendo le donne solitamente dei “conservatori” si cercò (non centrando l’obiettivo) di favorire la monarchia rispetto alla repubblica che comunque vinse con 2 milioni di vantaggio su quasi 22 milioni d’elettori e 1,1 milioni di schede contestate;
- del Fascismo si deve solo parlare male privando l’esposizione dello studente dalla riflessione critica grazie alla quale si potrebbe anche giungere alle stesse conclusioni. Ovviamente sfegatata è l’ostentazione alla “resistenza”.
Questa è una scuola pubblica al servizio della Nazione? L’esame di maturità riporta d’attualità l’incapacità della scuola a gestire l’investimento di 9mila euro per singolo studente con risultati modesti.
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