Domanda complessiva di mercato quale sommatoria delle singole curve di domanda individuale. In microeconomia questo concetto è usuale con annessa precisazione: OPERARE SULLE QUANTITA’ E NON SUI PREZZI. O che bello, tutto chiaro tranne quando poi bisogna calcolare sul serio la nuova curva passando dal concetto al pratico.

Microeconomia è “bestiale”! A chiacchiere è veramente semplice, tranne quando si passa dai concetti ai conteggi: lì cambia tutto.

E’ usuale affermare come l’esame di microeconomia inglobi due esami in uno: concetti e pratica. Per questo si tratta di uno studio che richiede generalmente 500 ore e 6 mesi. Un concetto sconosciuto a molti che “azzardano” l’esame, elemosinando la sufficienza. Qui la colpa è dei docenti che APPARENTEMENTE semplificano la materia “con le slide”. Nessuno spiega che la slide sintetizza, ma non sostituisce il libro di testo. Il risultato pratico è che gli studenti non hanno capito e studiato, complice il corpo docente che boccia inesorabilmente.

Abbiamo docenti di micro non adeguati alla cattedra.

Passando dai concetti alla concretezza si esami questo caso:

Abbiamo 3 curve di domanda individuali, vogliamo quella di mercato:

  • curva indiretta di domanda per la quantità A: p = 30 – 3/2 Qa
  • altra curva indiretta per B:                                 p= 30 – 6 Qb
  • ultima curva per C:                                             p= 30 – Qc

fase 1: isolare la Q!

Per la prima quantità agire in questo modo:

da p = 30 – 3/2 Qa

a p-30 = 3/2 Qa

quindi: p – 30/3/2 = Qa che si legge p-30 fratto 3 mezzi = Qa, ma se fratto 3 mezzi, può anche essere p-30 che moltiplica 2 terzi!

Con questo ragionamento abbiamo (p-30) x 2/3 che fa 2/3p – 20.

Il motivo è semplice. P non posso toccarlo per cui resta 2/3p.

Mentre 30 per 2 = 60 che diviso 3 è pari a -20.

A questo punto abbiamo un 2/3p – 20 = – Qa

Non ci sta bene un – Qa per cui cambiano segno a tutti e diviene -2/3p +20 = Qa che riordinata (per eleganza) ci da: Qa = 20-2/3p

fase 2: lavorare la Q di b

da p = 30 – 6 Qb

a p – 30 = – 6 Qb

quindi p-30/6 = – Qb

il che significa 1/6p – 5 = – Qb

riordinando 5-1/6p = Qb

fase 3: lavorare la Q di c

da p = 30 – Qc

a p-30 = – Qc

ovvero 30 – p = Qc

fase 4: la sintesi e somma delle 3 funzioni

Q = 20 – 2/3p + 5 – 1/6p + 30 – p

il che si risolve per Q = 55 – 11/6p

ma voglio isolare il p cui divido la Q per 11/6 che così passa oltre l’uguale. Anche in questo caso anzichè avere Q/11 sesti il tutto diventa 6/11 che moltiplica Q.

Ora siamo a questo stadio: 6/11Q = 55 – p

Rammento che voglio isolare il prezzo (p) per cui la funzione diventa 6/11Q – 55 = -p ma riordinando il tutto diventa: 55-6/11Q= p

Conclusioni

La domanda  complessiva di mercato è espressa per la funzione del prezzo avendo sommato le quantità. Un boccone amaro per i nostri studenti a cui abbiamo spiegato di sommare le Q e non i prezzi ma poi si trovano la funzione espressa per p!!

Questa è la domanda complessiva.