Anticipi di depressione economica esprime una riflessione per cui:
- mercoledì 11 dicembre a San Diego, una delle metropoli più costose degli Stati Uniti, per l’intera giornata nel centro città, è stata osservata un’intensa e profonda assenza di persone. Questo “vuoto” umano che si scontra con le immagini precedentemente vissute in altri anni è molto ma molto acuto, da cui nasce un paragone; che fine hanno fatto tutte quelle persone che ci si aspetterebbe?
- non convinto dalle dinamiche locali di San Diego è stato chiesto cosa sta accadendo a Milano e uno studente in data odierna, 12 dicembre conferma un pari vuoto nel centro città. Altro studente conferma che anche a Roma si registra una sostanziale assenza di persone-consumatori-visitatori in città.
Roma, Milano, San Diego, tre grandi città e tutte contrassegnate da un’assenza fisica di persone. Dove si trovano i consumatori-persone?
E’ molto facile che gli esseri umani ci siano, ma lavorino da casa nello stile del lavoro agile. Questa modalità di lavoro è perfetta, consente degli importanti risparmi di carburante e abbigliamento nonché di consumo del cibo: non si mangia più al bar-ristorante, ma in casa cucinandosi quanto acquistato dal supermercato.
Una tendenza diffusa del LAVORO AGILE si traduce in chiusure per bar, alberghi e ristoranti. Infatti i locali di consumo del caffè a San Diego sono vuoti. Francamente non me ne dispiace affatto in quanto si tratta di pubblici esercizi senza l’accesso al bagno per il cliente, come Apple a Milano. Un negozio che non ha il bagno per i clienti, per quanto mi riguarda, indica una riduzione nel livello di civiltà dell’accoglienza per cui che chiudano pure, poco cambia nel panorama di consumo urbano.
Ecco il consumo. L’assenza di fisicità sul luogo d’aggregazione (la città) contrae anche il consumo? La risposta è SI per quanto non nella misura che si ci potrebbe attendere.