Sociologia del dono ovvero il significato di un regalo. Lo spunto per questa riflessione nasce da un fatto che ha generato dispiacere e quindi la necessità di riparazione.

Tizia regala, quindi dona un oggetto a tizio che accetta con piacere. Pochi mesi dopo, tizio regala a sua volta lo stesso oggetto ad altri. Tizia ne rimane offesa e tizio non si rende conto del significato del dono in quanto ha scambiato la ricezione dell’oggetto come possesso quindi piena disponibilità del bene; è qui l’errore. Un dono non è un passaggio di proprietà come avviene nella compravendita, ma un’apertura che si dedica a solo quella persona e non altri. Chi riceve un dono ha l’onere e il piacere di custodire una parte di quella persona che gli regalato qualcosa.

Un esempio pratico. Una donna si apre e si dona a un uomo. Il dono di quella persona è specifico per quell’uomo e non tutti gli essere di genere maschile! L’accesso che lui ha su di lei è delicato, dedicato, privato, segreto, riservato. Lei ha dato un dono, lui ha accettato e riempito quel dono con quote di vita che vivono insieme e solo loro due.

La sociologia del dono ci è stata donata con gli studi di Marcel Mauss (antropologo, sociologo e storico delle religioni di cultura francese, 1872-1950 autore del libro “Saggio sul dono. Forma e motivo dello scambio nelle società arcaiche” pubblicato tra il 1923 e il 1924). Mauss e noto in sociologia per essere il più importante capo scuola della sociologia di Emile Durkheim, 1858-1917 e ha avuto grande influenza verso l’antropologia strutturale di Lévi-Strauss. Marcel Mauss è passato alla storia per le sue ricerche su:

  • una teoria generale per la magia;
  • un saggio sulla natura e la funzione del sacrificio;
  • scambio nel dono. Mauss scansione l’azione del dono in 3 fasi che sono:
  • A: dare il dono
  • B: ricevere, il che comporta il rito dell’accettazione;
  • C: ricambiare.

La sociologia del dono ha fondato la civiltà.