La scuola dovrebbe formare i cittadini del futuro invece, nonostante si spenda (investa) 7mila euro per anno per studente (ne abbiamo 5,6 milioni nelle scuole) a mala pena s’informano gli studenti su quanto scritto nei libri di testo. Sorge la domanda: perchè il corpo docente è così mal ridotto? In effetti è da licenziare quell’insegnante che, entrando in classe, non ricorda agli allievi l’investimento che lo Stato sostiene per singolo studente.

Ogni nostro allievo (ed è così in tutto l’Occidente, non nelle altre culture) riceve un investimento di 7.000 euro. Tradotto in termini pratici un diplomato vale 13 anni (5 d’elementari, 3 di scuola media inferiore e 5 di superiori) per 7mila, uguale a 91mila euro.

Un diplomato ha ricevuto 91.000 euro d’investimento affinchè sia migliore della generazione dei padri.

All’università, oltre alle tasse pagate dai genitori, lo Stato investe (spende) 11.500 euro/anno per studente.

A conti fatti un laureato in economia vale, per investimento ricevuto, 91.000 + 11.500 per 3 o anche 4 anni, intorno ai 130mila euro.

Per confronto e apprezzamento dello sforzo fatto dallo Stato italiano e dall’Occidente, un qualsiasi diplomato proveniente da una Nazione africana (in tutto sono 54 che compongono il continente nero) ha ricevuto 20 dollari per anno. Posti a confronto, un nostro diplomato da 91mila euro, l’africano ne ha ricevuto 260; non c’è alcuna possibilità di comparazione!

Qualsiasi insegnante, d’ogni materia, che non ricorda questo sforzo d’investimento ai suoi allievi (quasi ogni giorno) va licenziato.

Tornando alla domanda di base: perchè la scuola non forma gli studenti? Per formare i cittadini del futuro SERVE UN MODELLO SOCIALE.

Un modello di società si forma grazie a 2 forze che possono essere:

  • la religione che ha funzionato fino al 1648, fase che s’è conclusa con le Paci di Vestfalia;
  • l’ideologia che ha concluso la sua missione con la caduta del muro di Berlino.

In assenza di queste energie oggi c’è la globalizzazione ovvero un assetto consumistico per cui è solo importante consumare. Che si sia tedeschi o francesi non ha importanza purché si consumi ed usi lo stesso cellulare, computer e s’acceda alla rete WEB; il resto non conta.

Anche la globalizzazione ha terminato la sua fase (per fortuna). Finita la globalizzazione a febbraio del 2022 con l’attacco russo all’Ucraina, ora che stagione s’è aperta? La domanda è difficile, ma si potrebbe pensare, grazie alla Presidenza Trump ad una nuova stagione politica di LOCALIZZAZIONE. Vuol dire essere inglesi con l’orgoglio che ne deriva, quindi italiani, diversi dai tedeschi; ovviamente è la fine dell’Unione europea politica e il suo mantenimento solo in termini economici.

La scuola dovrebbe formare, ma in assenza di un modello sociale chi forma gli stessi docenti?

L’immagine di copertina a questo studio, per cui si ringrazia il New York Times, esprime un modello di società, quello che ha saputo raggiungere i più elevati livelli di ricchezza nella storia dell’umanità.