Il voluto anche falso (non ha importanza) ottimismo del Governo, ha uno scopo preciso: trasmettere fiducia nel futuro. Peccato che questo sforzo sia basato su menzogne. Non è importante che si menta alla Nazione, purché l’ottimismo diventi l’atteggiamento preminente.

Per evitare che ci si replichi in quanto appena pubblicato oggi stesso, il cui link di lettura è il seguente:https://www.giovannicarlini.com/la-politica-fiscale-dellattuale-governo-prof-carlini/  qui il taglio è diverso.

L’aspetto rilevante di questo studio coglie la profonda e voluta ignoranza della finanza d’impresa e dell’economia.

Per questa gente (io sono un insegnante d’economia, micro e macro) gli affari sono al di sopra del senso morale e civico. Ad esempio, tutti sanno che la Cina comunista è una dittatura e che come tale ha il tempo contato. Storicamente tutte le dittature, all’assoluto 100% hanno afflitto la Nazione per un periodo di tempo determinato, non oltre.

Nonostante tutti sappiamo quanto modesta sia la Cina comunista sul piano politico e ideologico, ci si sforza di considerarla un partner del mondo globalizzato. Si ricorda che il PIL pro-capite cinese è di 9mila dollari, quello italiano, seppur in calo da quanto era nel 2008, oggi è di soli 35mila euro (era a 43mila). Sono più ricchi i cinesi o gli italiani? Che si guardino i numeri per stabilire l’ordine di benessere e ricchezza nazionale.

Il Draghi, quello non eletto da nessuno che svolge un incarico politico, il Presidente del Consiglio dei Ministri, (si tratta della famosa anomalia italiana in vigore dal colpo di stato in bianco nel Napolitano consumato nel 2011) è un banchiere.

Vuol dire che per uno di finanza, tra l’altro disinteressato all’elezione e quindi al riconoscimento nazionale, spingere sulla percezione d’ottimismo è già sufficiente.

IL VOLUTO OTTIMISMO E’ LA POLITICA DI UNO DI FINANZA O BANCHIERE CHE SIA.

Che poi sia vero o no che importanza ha?

Ecco chi sta guidando la Nazione, questo soggetto merita l’incarico benché non votato da nessuno (colpo di stato in bianco).

L’immagine è pertinente a questo studio nel momento in cui è “perfetta”, fulgida, immediata, pura anche se finta.