Risolto il rischio di fallimento della Repubblica Italiana per eccesso d’indebitamento sul PIL. La finanza creativa, quella “made in Draghi” ha ancora colpito. Per quanto il tono di quanto qui scritto sia solo apparentemente scherzoso e ironico, in realtà il ragionamento è molto serio e drammatico.

Questo sito è tra i pochi che denuncia il fallimento della Repubblica Italiana per eccesso d’indebitamento sul PIL.

L’attuale e terzo governo, successivo alle ultime elezioni democratiche avvenute in Italia a marzo 2018, partì con il 134% d’indebitamento per giungere ad oggi, primavera 2021 al 160%. Certamente tutti sappiamo il perchè, tranne che dal 150% in poi la dottrina s’esprime chiaramente in termini di fallimento della finanza pubblica. Vuol dire l’impossibilità di ripagare il debito contratto e gli interessi.

Tutto ciò in un mondo normale, non nella finzione in atto.

Si finge che il tasso d’interesse sul debito pubblico italiano sia ai minimi. Lo è ufficialmente, ma sotto fallimento dovrebbe essere al 7-8%. L’Italia non paga questo interesse, perchè? La Bce con la stampa di carta moneta (Quantitative easing), immette sul mercato una divisa sganciata dalla produzione di ricchezza dando denaro alle banche affinché comprino i titoli di stato.

Con un meccanismo di questo tipo, che taglia fuori il privato dall’investimento in obbligazioni di Stato per interessi prossimi allo zero, la banche sono diventate il forziere del debito pubblico nazionale.

Assicurato chi compra 25 miliardi d’obbligazioni statali al mese (le banche con soldi facili stampati dalla Bce) resta un problema: l’ammontare del debito.

La finanza creativa ha trovato la soluzione come recita il Sole 24 Ore del 5 marzo 2021.

Il trucco, già sperimentato con successo dai giapponesi, prevede che la Banca Centrale sia il deposito a morte dei titoli obbligazionari governativi. Un cimitero di titoli lì parcheggiati per l’eternità. Risolto il rischio di fallimento della Repubblica Italiana!

Come sempre però c’è un problema che apparentemente nessuno considera.

Il metodo alla Draghi, scoperto dai giapponesi, sta sostituendo soldi veri, collegati alla ricchezza prodotta con soldi stampati scollegati con beni e servizi prodotti. Una manovra di questo tipo funziona per piccoli importi non come scappatoia mondiale.

Sapete qual’è l’effetto della sostituzione di denaro fasullo con quello vero? Un’inflazione da mettere paura. Si salvi chi può alla faccia del risolto il rischio da fallimento.

In mezzo a una manovra di questo tipo che povertà umana e copertura di ridicolo per i parlamentari della sinistra italiana e del 5 stelle, scandalizzati per la bonifica delle cartelle esattoriali fino a 5mila euro. Peccato che non si chiuda tutto il contenzioso 2000-2010 senza tante discussioni. La sinistra s’imputa su 5mila euro gridando allo scandalo e offesa al contribuente italiano. Mamma mia: quando la gente da fiato alla bocca non sapendo che dire.

La fissa della sinistra sulle cartelle esattoriali dimostra quanto sia inadeguata alle discussioni di Governo come quella della sostituzione di moneta reale con stampata (vedi QE)

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