Rai e follia comunicativa!
Il Presidente dell’Ucraina ha fatto visita al nostro Paese giorni fa, quindi è stato ospite anche in Vaticano proseguendo ulteriormente le visite per mezz’Europa. Considerato lo spessore politico del personaggio, il rischio d’attentanti alla sua persona è molto alto, anzi dato per sicuro. In un contesto d’ALTO RISCHIO, i telespettatori abbiamo avuto la diretta delle mosse del Presidente ucraino.
Filmati mentre il Capo di Stato scende dall’aereo all’aeroporto, delle diverse visite e vie percorse.
E’ saggio che l’organo televisivo nazionale dia in tempo reale così grande risalto mediatico all’avvenimento in costanza di concrete minacce? Oppure si sta cercando di mettere dentro qualcosa a una scatola vuota affinché comunque emetta suono?
Rivedendo in senso di critica costruttiva l’intero evento, credo sarebbe stato saggio dare le notizie “in differita” ovvero la sera del giorno d’accadimento. Un ritardo di 12 ore avrebbe certamente favorito la sicurezza dei romani e della visita.
La sicurezza della città di Roma è stata posta in pericolo e così quella della visita di Stato!
Parole che è saggio rimarcare.
La RAI e la sicurezza non combaciano, ma la riflessione non si ferma qui.
Cos’altro non combacia con la RAI in generale tra gestione precedente a forse attuale?
Probabilmente la superficialità dei temi affrontati.
I telegiornali ad esempio narrano la notizia senza approfondimenti.
Il TG (su tutti i canali) non può limitarsi a solo 30 minuti, infatti chi è interessato a cosa accade nel mondo si deve spostare sul canale RAI 48 oppure su quello privato 51 di Mediaset. Resta il fatto che in un “mare” di varietà, calibrato per spettatori che si limitano al filmetto di serie televisiva o al programma di svago, lo spessore educativo della RAI è alquanto modesto.
Tradotto, la RAI non si merita il canone televisivo che richiede. Non è più saggio liberare la televisione dal canone e resta sul mercato solo chi attira interesse?