Disaccordo con Nouriel Roubini relativamente al testo “La grande catastrofe” pubblicato per l’Italia da Feltrinelli a gennaio 2023; del resto non poteva che essere così. L’autore è di sinistra ed io non lo sono, ma nonostante ciò (si vorrebbe che gli orientamenti politici non debbano per forza di cose dividere gli studiosi) ho voluto acquistare e studiare il testo del Roubini.

Fino a pagina 146 delle 270 in totale c’è stato un solo disaccordo: Roubini elenca 11 grandi motivazioni alla prossima Terza grande depressione ed io non le riconosco tutte come minacce, anzi, la maggior parte sono ottime reazioni alla crisi in corso.

Le 11 potenziali motivazioni di crisi spiegate da Roubini sono:

  • l’invecchiamento della popolazione e annesso calo di produttività;
  • le limitazioni all’emigrazione (che al contrario trovo un ottimo sistema di reazione ad una sorta d’invasione di campo tra culture diverse);
  • la contrazione e riduzione della globalizzazione (evviva abbiamo praticamente invertito i fattori e fermato il processo di globalizzazione!);
  • il rientro in patria delle imprese prima delocalizzate (evviva stiamo riavendo i posti di lavoro persi nei primi anni duemila perchè delocalizzati all’estero);
  • la concorrenza commerciale tra gli Stati Uniti e la Cina (bisogna ricordare che la Cina comunista con capitale Pechino rappresenta il nemico, una Cina distinta da quella nazionalista che si trova nell’isola di Formosa, ora chiamata Taiwan);
  • la possibilità che Israele colpisca l’Iran: bene, era ora e che si destabilizzi quel regime!
  • il cambiamento climatico (non ne sono affatto sensibile);
  • le pandemie globali;
  • gli aumenti di paga ai salariati sganciati dalla produttività;
  • gli attacchi informatici;
  • l’uso militare del dollaro (se necessario si combatte anche con le valute).

Su un totale di 11 minacce, non ne vengono percepite tali ben 7 riducendo l’elenco delle fonti di rischi a soli 4 argomenti.

Il testo del Roudini subisce, in questo modo, un importante ridimensionamento che passa attraverso un disaccordo con l’autore.