Storia sociale della guerra – Richard A. Preston e Sydney F. Wise. Capitolo 16: La Prima guerra mondiale. Parte prima 

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Tutti seppero senza saper anche immaginare

Tra i molti anche Ivan Bloch anticipò cosa sarebbe accaduto nella prospettiva di una grande guerra. Infatti tra il 1897/1898 Bloch pubblicò cosa scoprì con la lucidità del suo ingegno. Nessuno gli credette. O meglio, solo lo Zar ne restò profondamente turbato da convocare all’Aja una Conferenza di pace. Sia la Conferenza che gli studi di Bloch impressionarono, ma non convinsero. Ecco il punto! Forse un atteggiamento di questo tipo è comune anche nel 2016. Il riferimento corre alla Brexit e Trump, fatti accaduti ma non capiti.

Di maggior peso sull’immaginario collettivo furono 3 conflitti:

  • la guerra tra la Spagna e gli Stati Uniti;
  • la campagna boera;
  • la guerra russo-giapponese.

La guerra tra la Spagna e gli Stati Uniti

Si tratta di uno scontro che si sarebbe potuto evitare. Comunque permise agli Usa d’acquisire il Texas e la California. Oltre ciò, il vero punto d’interesse per questo studio è squisitamente sociologico. L’intensa e cattiva pressione mediatica sull’immatura opinione pubblica, obbligò alla guerra. Fu il primo caso nella storia. La stampa con notizie non vere, riuscì a spingere fino ad ottenere la guerra! Anche gli Stati Uniti, come gli inglesi, costituirono lo Stato Maggiore dell’Esercito. Ormai questa novità caratterizzò gli eserciti moderni. Le diverse differenze tra anglo-americani e tedeschi sullo Stato Maggiore furono:

  • considerare lo Stato Maggiore sotto il controllo politico (per gli anglo-americani).
  • per i tedeschi lo Stato Maggiore fu un organismo a parte. Distaccato sia dai reparti sia dalla politica.
  • la Germania, meglio di tutti, seppe articolare lo Stato Maggiore in più sezioni. Addirittura quella ferroviaria.
  • lo Stato Maggiore, nell’esercito tedesco, fu applicato sin a livello di divisione. Quindi a fronte di uno SM dell’Esercito, a cascata, il concetto fu replicato e applicato nelle Grandi Unità.

Gli americani, il cui potere militare restò sotto controllo politico, ebbero in Elihu Root il fondatore dello SM. Va altresì ricordato come, terminata la guerra con la Spagna, si potè lavorare al Canale di Panama – 1904. Il canale valorizzò l’intera area caraibica.

La campagna boera in Sud Africa

Fulgido esempio di “nazione in armi” da parte boera. Lo scontro fu combattuto con tecniche di guerriglia contro gli inglesi. Quest’ultimi risposero con i primi campi di concentramento. I civili boeri furono ampiamente coinvolti con ampie perdite per fame e malattie. Al di là dell’impreparazione britannica, emersero anche novità importanti. La cavalleria si avviò al tramonto, pur non essendo percepito come “indirizzo strategico”. Al posto della cavalleria si confermò il “fante a cavallo con fucile”, in pratica “fanteria leggera”. L’inadeguatezza britannica posta così a nudo e in scacco dalla guerra contro i boeri, impose degli adeguamenti. Si passò dal modello CARDWELL al sistema HALDANE. Fu proprio grazie ad Haldane che nella Prima guerra mondiale, gli inglesi poterono inviare in Francia 15 divisioni. Non fu tutto. Si costituì IL COMITATO PER LA DIFESA DELL’IMPERO nel 1901. Nel 1909 finalmente si formò lo STATO MAGGIORE. Un esercito per essere moderno ebbe bisogno dello Stato Maggiore; la conditio sine qua non. Come nell’esercito americano anche quello inglese sottopose lo SM al controllo del parlamento. Peccato che il concetto di Stato Maggiore non sia ancora stato recepito della PMI italiane. 

La guerra russo-giapponese

Oltre alla novità della vittoria di un popolo asiatico sugli occidentali, si anticipano alcuni aspetti. L’assedio a Port Arthur assomigliò a quanto sarebbe accaduto 10 anni dopo. Lo stallo. Ecco il termine corretto. La prima guerra mondiale fu un conflitto bloccato. Il controllo del mare restò decisivo per le conseguenze sociali e industriali.

Dalle 3 guerre, introduttive al primo conflitto, emersero i nuovi protagonisti

Dai 3 conflitti appena descritti è possibile individuare i nuovi protagonisti del 900. Gli Stati Uniti. Il Giappone. Sugli americani di quel tempo, va svolta una riflessione. Si svelarono così potenti quanto non impegnati. In pratica si potrebbe riconoscere in queste parole il programma politico di Donald Trump. Il 45° presidente degli Stati Uniti.