Il contratto di stage si presta a troppi abusi. Forse è il caso d’interessare le autorità competenti.

Si ha notizia di una ragazza laureata in contratto di stage. La dott.ssa riceve 400 euro lordi al mese. Svolge anche 14 ore in ufficio ed è chiamata anche a sostituire la carta igienica nel bagno. Altri impegni importanti sono comprare le sigarette e andare in posta per pagare bollettini. Questa ragazza sarà, in futuro, un dirigente certamente in altra società rispetto quella che la sfrutta in stage. Che idea si sarà fatta del lavoro? Auguriamoci che non sarà cinica come chi attualmente la impiega.

Si ha notizia di una ragazza laureata in contratto di stage. La dott.ssa riceve 600 euro lordi al mese. Svolge 40 ore alla settimana pagate in pratica 1,5 euro netti/ora. Peccato che nel suo ambiente di lavoro non sia stato spiegato che la legge dispone che alcune festività non comportino il recupero. In pratica Natale non è un giorno che va recuperato come ore di lavoro nella settimana per arrivare alle 40 retribuite. Questo vale per Capodanno, l’Epifania e altre festività espressamente riconosciute.

Le legge dispone che:

Il lavoratore ha diritto ad assentarsi per dei giorni festivi retribuiti stabiliti dalla legge. Tali feste sono:

  • 25 aprile Festa della liberazione,
  • 1 maggio Festa dei lavoratori,
  • 2 giugno Festa della Repubblica,
  • Capodanno (31 dicembre)
  • Epifania (6 gennaio)
  • Pasqua,
  • Natale (25 dicembre)
  • Santo Stefano (26 dicembre)

Si ha notizia di un grande garden, a nord di Milano, dalle parti di Paderno Dugnano che registra mezzo cam i colloqui di lavoro. Ovviamente il tutto all’insaputa del candidato. In questo caso c’è un imprenditore che purtroppo ha fortuna pur essendo inadeguato al ruolo. Anche qui è stata varcata la sottile linea del successo che bacia chi non merita. E’ vero peccato! Per quando tempo gli andrà ancora bene?

 

Chi legge potrebbe aggiungere di suo e avrebbe ragione, l’elenco non finirebbe più. La domanda è semplice.

Perchè lavoro si coniuga con abuso? Qui non si tratta di fare i sindacalisti!

Al contrario l’obiettivo è per una società più corretta almeno verso chi dovrebbe rappresentare il futuro.

A volte però non si sa più come esprimersi in un mondo che non vuole capire.

Questi sono gli effetti della globalizzazione, un’era che volge al termine grazie alla Brexit, a Donald Trump e al risveglio in Italia del Paese. 

Benvenuta la post globalizzazione. Una nuova era. Nel frattempo quelle aziende che abusano siano denunciate.