Dossier Belgio in era Brexit

Qualsiasi processo d’internazionalizzazione per le PMI italiane non può trascurare il Belgio. Solitamente nel cercare opportunità di mercato, vengono considerati almeno 70 paesi. La fase di ricerca paese impegna il ricercatore di marketing solitamente per 3 mesi, dopodiché si apre la fase dei soggiorni all’estero.

I passaggi di un processo di internazionalizzazione sono:

elencazione di una serie di nazioni estere (almeno 70)
individuazione degli indirizzi sensibili da contattare mezzo email;
invio di una prima presentazione aziendale;
invio di una seconda comunicazione aziendale;
attesa di risposte;
prime chiamate telefoniche verso imprese “interessanti”;
ricerca di colloqui telefonici o via cam-chat;
indicazioni per un primo appuntamento;
incontro presso la sede aziendale dell’impresa estera;
scambio di cortesia e successivo incontro nella fiera di settore che si tiene in altro paese nel mondo;
incontro alla fiera di settore e invito presso la ditta italiana;
visita nella ditta italiana e apertura di una seria trattativa commerciale/industriale;
indicativamente ogni 100 aziende contattate le risposte sono 1-2, non di più.

Questi fasi impegnano indicativamente per 6-8 mesi oltre ai primi 3 investiti nella ricerca pura.

Il Dossier Belgio, per quanto il documento qui presentato in pdf, sia oggettivamente vecchio (scritto nel 2008) indica un percorso operativo. Preziosi sono i numerosi riferimenti web segnati. Non solo ma anche le 3 interviste offrono spunti del tutto attuali. Certamente il Belgio si presenta come uno dei paesi più ospitali per le imprese italiane. Nell’epoca Brexit, non è ancora chiaro se la Gran Bretagna diventerà un paradiso fiscale per gli europei. Certamente per poter proseguire nei rapporti commerciali con l’Inghilterra, il Belgio assume come l’Olanda, un’ottima piattaforma logistica, mantenendo le regole Ue, però potendo agire con elasticità oltre Manica. Inteso in quest’ottica, il Dossier Belgio diventa un motivo di riflessione per le PMI italiane.

Ecco che la vecchiaia del dossier (8 anni fa) non inficia la riflessione intorno a un passaggio necessario per porter agire nell’era Brexit in prospettiva d’internazionalizzazione per le nostre imprese.