Ignoranza e rifiuto sdegnoso negli studi di Pierre Bourdieu

Ignoranza e rifiuto sdegnoso sono concetti comportamentali che si confondono e uniscono in era globalizzata. In pratica una novità dei tempi contemporanei. Chi lo afferma e ha studiato il fenomeno è il sociologo francese Pierre Bourdieu. Come noto, in questo sito web, stanno comparendo i riassunti, capitolo per capitolo, del noto testo La distinzione, pubblicato nel 1979. Nonostante il libro sia oggettivamente datato, resta un classico per cui perde importanza il numero d’anni che ha maturato da quando è stato scritto. Infatti è oggetto di nuova lettura e studio.

Nel passaggio ignoranza e rifiuto sdegnoso, ci sono delle riflessioni interessanti. Come in tutte le cose c’è un prima e un dopo. Negli anni successivi alle due guerre mondiali, l’ignoranza comportava anche rispetto verso il Sapere ufficiale. Del resto è un concetto ampiamente condivisibile e comprensibile. Quello che non si capisce è quanto è accaduto “dopo” e precisamente dagli anni della contestazione studentesca. In particolare dagli anni Settanta a crescere e così tutt’oggi, l’ignoranza non è più oggetto di timore reverenziale, ma al contrario d’aggressione. Un’aggressione al sapere per irriderlo. In pratica ridicolizzare la conoscenza ufficiale ed acquisita.

Perchè è accaduto questo? Pierre Bourdieu non ha avuto il tempo d’analizzare il fenomeno perchè è morto nel 2002. Significa che lo ha certamente studiato, ma senza esprimersi in forma compiuta se non provando a decifrare i fatti. Certo il suo contributo è valido nel segnare quella differenza tra il prima e il dopo. Certamente negli anni in cui ha pubblicato il testo La distinzione stava vivendo il fenomeno del ridicolizzare quanto non si capisce. In effetti oggi per fermare il confronto dialettico sull’immigrazione e la convivenza tra razze diverse si tacita la controparte con etichette del tipo fascista, razzista come anche omofobo. Il procedimento segnalato da Bourdieu è lo stesso oggi replicato.