Un Papa che si lamenta attraverso gli organi d’informazione che lo vogliono far fuori. Che novità! Ci sono io che non lo voglio come pontefice, se stessimo cercando chi non lo vuole. Attendo la sua uscita di scena che giungerà sempre troppo tardi.

Ma è un Papa questo?

L’attuale Pontificato non è credibile per diversi motivi:

  • si tratta di un Pontefice comunista nella Chiesta Cattolica: una totale contraddizione. Lo si vede per come “non ha trattato” la vicenda di Hong Hong, benché ci sia una robusta comunità cattolica in quella città schiacciata dalla Cina comunista;
  • da un Papa vorremmo “il verbo” ovvero una linea di condotta di fede e culturale che invece non c’è stata. Questo Pontefice s’alterna da una parte all’altra come se fosse un pendolo. Nota è la vicenda degli omosessuali, che sono “tollerati”, ma non possono unirsi in coppia (concetto ribadito solo pochi giorni fa di rientro da una visita in Est Europa). L’omosessuale è un soggetto patologicamente compromesso che ha bisogno di cure; discutere se accoglierlo o no nella Chiesa è un sofismo che trova il tempo che vuole. Il Pontefice ha alimentato questo gioco del “non so forse potrebbe ma non lo è”. Tradotto in termini concreti si chiama cinismo. Curalo anzichè confonderlo!
  • Il soggetto sarebbe un ottimo direttore di marketing anzichè Capo della Chiesa. Malato di visibilità mediatica, ricerca appositamente il palcoscenico per mettersi in mostra, ma senza concetti, ecco il punto!
  • L’accoglienza acritica degli immigrati, ovvero disinteressandosi della loro estrazione culturale, crea una frattura nella comunità nazionale che la Chiesa non sa gestire, limitandosi all’accoglienza. Che vuol dire accogliere chi, proveniente da altra cultura, dovrebbe vivere con noi? Gli italiani quando sono emigrati, Canada, Australia, America Latina e Stati Uniti come in Europa sono rimasti nel contesto Occidentale.

Quando si emigra nel medesimo contesto culturale non ci sono problemi. La frattura si ha tra culture diverse.