Tempo di apprendimento. In quanto tempo s’impara qualcosa?

Tempo di apprendimento. Misura la quantità di tempo necessaria per riuscire a capire un passaggio o un ragionamento. Ragionando con il Preside, oggi è emersa oggi una considerazione interessante sul tempo di apprendimento. Per analizzare questo concetto è necessaria una premessa.
La capacità di capire non è misurabile come se fosse una curva proiettata verso l’alto, in un grafico cartesiano. Al contrario si presenta con uno sviluppo “a gradini”. Diciamo pure a scatto.
Superato il primo livello, pare che nulla accada per un certo periodo di tempo. In realtà non è così. Il tempo di apprendimento sta costruendo il passaggio successivo.
Per conquistare il secondo gradino, la fascia d’età che oggi ha 45/65 in Occidente, per entrambi i generi, ha richiesto un tempo medio di 8 gg. I maturi di oggi hanno impiegato e ancora richiedono un lasso di tempo pari a una settimana per capire.
Questa dimensione temporale nella fascia d’età 15/35 di oggi, raddoppia! Sembra una incongruenza ma non lo è.

Per acquisire e capire le dinamiche di un problema, le nuove generazioni impiegano il doppio del tempo dei più maturi.

Certamente il giovane coglie la sintesi ma perde l’analisi. E’ chiaro che una vita di sintesi è un’esistenza sbagliata. Perché siamo giusti a questo?

Eppure, commenta il Preside, i giovani hanno un’innata capacità d’utilizzo degli strumenti informatici. La mia risposta è semplice: il web è sintesi non analisi.

Infatti è l’analisi che ci consente di capire e decidere come affrontare un problema.
Ad esempio, “l’ho messa incinta e non l’amo e adesso che si fa” è un tipico problema della giovane età, la cui soluzione richiede analisi.
Ci siamo detti che il campo di ricerca è interessante e dovremo esplorarlo maggiormente, ma come al solito i fondi non ci sono!
Auguriamoci buon lavoro.