Sul piagnisteo delle politiche protezionistiche statunitensi applicate alle importazioni provenienti da diversi Paesi compresa l’Italia, si nota una completa e totale volontà di “piangere senza capire”. Cosa ci sia da capire è stato qui scritto e riscritto molte volte, ma non c’è peggio che l’orecchio del mercante.
E’ finita l’era dell’arroganza di produrre un manufatto o un bene in un posto ed esportarlo in toto in altra Nazione per venderlo! Nel caso del prosciutto, ad esempio, pur quello di San Daniele come Parma, la stagionatura del prodotto, se lo si volesse vendere nel territorio degli Stati Uniti, dovrà avvenire in Vermont, per dire. Servirà un capannone e degli operai (ex disoccupati) americani che completino la fase di produzione. In assenza di quest’attenzione al mercato di riferimento, la soluzione è non esportare o pagare dazio. Tutto qui!
Tale procedura d’export non è particolarmente complessa ma si scontra solitamente con un muro: l’arroganza. Vuol dire che il produttore europeo e italiano vogliono assolutamente mantenere l’assoluto controllo dell’intera filiera di produzione. Certo che si può fare, ma a questo punto si vende sul mercato locale (domestico) e ai turisti se dovessero passare. Si tratta di scelte.
La sensazione però è che quanto sopra indicato sia stato ampiamente capito, ma NON lo si vuole applicare perchè priverebbe il guadagno in forme così significative, da rendere conveniente cessare la produzione.
Mi spiego.
La fragilità del sistema di produzione emerge dal taglio delle esportazioni. La caduta di fatturato estero potrebbe portare alla chiusura molte imprese italiane; un numero non indifferente. Ecco che sul piagnisteo iniziano a questo punto a “tornare i conti” ovvero margini risicati, sovra produzione, imprese fragili, piccole e afflitte da un eccesso di capitale di terzi rispetto al proprio (troppo indebitate). In sintesi stiamo ragionando su un argomento per scoprirne un altro che si chiama: fragilità del sistema delle imprese italiane.
Con queste premesse il problema muta natura diventando più drammatico.