Studi sul Parkinson, aspetti innovativi

Attualmente nella cura al Parkinson ci si limita ai soli aspetti medici e psicologici. Nulla di più. Nessuno ha preso seriamente in considerazione la modifica del comportamento sotto l’effetto del dolore.

La considerazione sociologica del male conduce all’osservazione degli effetti nella famiglia. Non solo, ma anche su quelli sociali e lavorativi.

Il malato cambia (involontariamente) il suo atteggiamento sociale e privato. Da questa modifica emerge “un nuovo mondo” in negativo. Come gestire le “nuove” relazioni sociali? In praticolare come va preparato e addestrato il partner ai nuovi bisogni? Non solo, ma quali sono questi nuovi bisogni? Ci sono strategie da applicare per rilassare la tensione nella coppia, emergente dalla condanna per malattia? Queste domande sono solo quelle iniziali che chiamano all’appello una nuova sensibilità: la sociologia del dolore.

Nel mondo accademico la sociologia del dolore è nota come pain sociology. La pain sociology contiene il nuovo approccio sociologico al Parkinson. Questo si chiama Il prigioniero da Parkinson o The Prisoner of Parkinson.

Qui negli Stati Uniti, che a differenza dell’Italia non soffrono di censure, si sta ragionando sull’apertura di una nuova cattedra di ricerca e studi. The sociology of pain.

Questi studi sul Parkinson non sono “farfalle”, come aspramente giudicato da alcuni soggetti italiani. Il riferimento corre verso personaggi che vivono per offendere. Ne viene in mente uno in particolare dal Veneto, che vive di cattiveria. Questi individui però rappresentano interessanti casi di studio.

Com’è possibile che ci siano dei malati che vogliono restare tali?

Ecco che gli studi sul Parkinson devono considerare anche quest’aspetto della stupidità umana. In realtà si scrive stupido ma si pronuncia dramma. La povertà umana nella sofferenza è capace d’assumere l’intera gamma di opzioni. Registrando questi atteggiamenti, gli studi sul Parkinson fanno un passo in più. Collegandosi ad altre ricerche sul sadismo è possibile analizzare l’ira, l’invidia, l’odio, la sofferenza.

Ecco come il dolore è modificativo nel comportamento umano.