September 11, 2001, studi e ricerche del prof. Carlini con l’intento di far memoria. 

Oggi è l’11 settembre 2016. Non ho parole per ricordare e celebrare september 11, 2001. Cosa dire e aggiungere?

Non lo so.

Resta un sottile dolore, di quelli che ti prendono l’anima. Quasi come quello spiffero freddo che ti colpisce uscendo dalla doccia calda. September 11 mi piace pronunciarlo all’americana maniera non per esterofilia. Si tratta di un senso di rispetto e partecipazione.

In realtà l’11 settembre non è un evento “americano”. La sua dimensione è occidentale. Erroneamente gli americani ritengono che questa data abbia colpito connazionali. No, non è così. L’atto terroristico consumato sulla costa orientale degli Usa, ha coinvolto una cultura. Oltre alle più razze la cultura colpita è quella occidentale.

Le parole appena espresse non servono per evocare la guerra di civiltà. Questa è già in atto e non certamente dichiarata dall’Occidente. Non serve discutere sull’ovvio, al contrario è necessario gestire un dramma. Il dramma di 9 culture che ancora non hanno trovato un modus vivendi. E per di più c’è l’invidia di mezzo. Quell’invidia di un mondo che “dorme” da 500 anni e che considera gli altri colpevoli per le prorpie assenze.

Il mondo arabo deve trovare in se stesso le risposte al suo bisogno vitale. Fare la guerra agli altri è ancora frutto d’immaturità.

Al mondo arabo manca una rivoluzione francese, una borghese, quella industriale e dell’informatica. Nella cultura araba non è ancora scoppiata la Prima e la Seconda guerra mondiale. Addirittura non sono state vissute le Paci di Vestfalia e quindi concepito il concetto di Stato. Non c’è stato un Nazismo e un Comunismo con annessa Resistenza. La democrazia è una forma di maturità ancora sconosciuta. Mancando l’Illuminismo e il Positivismo come il Romanticismo il ruolo della donna araba non può che essere “coperto” nel volto. Si copre ciò che non si capisce come la libertà.

Tornando a september 11, resta ancor oggi il bisogno di far memoria in uno scontro tra civiltà aperto. Mi spiace che questo far memoria sia diventato critica al mondo arabo. Vorrei che l’11 settembre fosse rigenerazione volgendosi al futuro. In questo pensare ai prossimi anni vedo il bisogno di certezze. La necessità di capire meglio e di più cosa voglia dire essere occidentali.

Quali sono le caratteristiche per definirsi occidentali?