Sciogliere la Ue giunge al terzo appuntamento proseguendo un ragionamento già avviato per cui

Una riflessione più approfondita merita l’Alto rappresentante per gli affari esteri.

Il ruolo di rappresentante dell’Unione per gli affari esteri, che al momento non ha ancora maturato una posizione adeguata nei rapporti con il mondo, fu introdotto nel 1998 con il trattato di Amsterdam.

La figura, questo Ministro degli esteri comunitario, è stata pensata per collaborare con il Ministro degli esteri del Paese che ricopre la Presidenza del Consiglio d’Europa di turno. In quel periodo fu nominato Javier Solana tanto che nel maggio 2000 il Presidente americano Bill Clinton lo riconobbe come la personificazione del desiderio già espresso da Henry Kissinger di un interlocutore nei rapporti tra gli Stati Uniti e la Comunità europea.

La figura è stata successivamente modificata dal Trattato di Lisbona cambiandone sia il nome (da “per la politica estera e di sicurezza” a “per gli affari esteri e la politica di sicurezza”) sia separandola dall’incarico di segretario generale del Consiglio europeo.

Il Trattato di Lisbona ha così definito l’Alto rappresentante con gli articoli 15,18,26,27,30,33,36,38,42 e 43 per cui:

  • è nominato dal Consiglio europeo di concerto con il Presidente della Commissione europea;
  • unitamente ai Capi di Stato e di Governo degli Stati membri, partecipa ai lavori del Consiglio europeo;
  • in qualità di mandatario del Consiglio, elabora una politica estera e di sicurezza comune per l’Unione ed agisce anche con lo stesso impegno per la politica di sicurezza e difesa comune;
  • il commissario presiede il Consiglio degli affari esteri composto dai ministri degli esteri dei singoli stati che aderiscono alla Comunità;
  • applica una specifica vigilanza sulla coerenza dell’azione esterna dell’Unione;
  • ricopre anche il ruolo di Vicepresidente della Commissione europea dove assume le funzioni di responsabile delle relazioni esterne e della Direzione generale per le relazioni esterne;
  • sviluppa per conto dell’Unione il dialogo politico esprimendo la posizione della Ue presso le organizzazioni internazionali e nelle conferenze internazionali; quindi, rappresenta l’Unione per tutti quegli aspetti che fanno parte della politica estera e di sicurezza di ogni Nazione aderente;
  • sottopone al Consiglio aspetti di pertinenza della politica estera e di sicurezza comune ed è in grado di presentare iniziative e proposte;
  • sempre al Consiglio può proporre alla nomina dei rappresentanti speciali affinchè agiscano su argomenti specifici sotto il controllo dell’autorità dell’alto rappresentante;
  • relaziona con il Parlamento europeo ricevendone spunti e idee da prendere in considerazione;
  • addirittura, può anche proporre al Consiglio, missioni di pace coordinandone gli aspetti civili e militari;
  • infine, l’alto rappresentante è anche presidente dell’Agenzia europea per la difesa.

Fine della prima riflessione, sciogliere la Ue prosegue.