Post globalizzazione, la nuova economia da Trump a Brexit

E’ ora di capire i prossimi scenari economici. Il nuovo mondo si chiama post globalizzazione. Le sue forze derivano da 2 eventi di reazione che si chiamano Brexit e Donald Trump. La Brexit ha un suo focus molto preciso in un rilancio dell’industria al posto della finanza. Significa un ricollocamento macroeconomico. In tal senso vanno letti i bruschi ma importanti ridimensionamenti della divisa inglese. Va spiegato che nella post globalizzazione il nuovo asse portante dell’economia è l’industria.

Una moneta “debole” favorisce l’esportazione. Una divisa forte favorisce la finanza.

Quale mondo macroeconomico è rilevante nella post globalizzazione? Ovviamente quello che a maggiore occupazione! 

Il focus sull’occupazione è fondamentale nella nuova era. Questo perchè la globalizzazione ha oggettivamente fallito nelle sue promesse. Il mondo globalizzato si trova più povero rispetto agli anni Novanta. Ne consegue il bisogno di tornare a vecchie e solide certezze macroeconomiche e quindi politiche.

Resta sempre aperto il dibattito su quanta immigrazione e disoccupazione può tollerare la democrazia.

La democrazia è quel sistema politico che convive con il capitalismo. Per vivere in un sistema capitalistico serve la società dei consumi. I consumi possono aversi in un regime di forte o piena occupazione. La disoccupazione comprime i consumi, danneggia il mercato e colpisce la democrazia. Tre milioni di disoccupati iniziano ad essere troppi. Cinque milioni d’immigrati sono un eccesso. Otto milioni di persone a basso consumo e idee non compatibili con la democrazia, rappresentano un problema. Questo problema si chiama stabilità economica e politica. I dati sono italiani, ma il concetto è replicato per gli Stati Uniti. A questo stesso problema c’è una reazione negli Usa che si chiama Donald Trump.

La massa dei “commentatori” si è limitata alla simpatia o meno di Trump.

Nessuno ha analizzato sociologicamente la rivoluzione Trump. Tanto meno la base concettuale della Brexit.

In una mondo globalizzato così superficiale emerge la post globalizzazione.

In un’economia post globalizzata se l’industria rappresenta la chiave del sistema economico, ci sono delle novità. Non basterà più “esportare” negli Usa. Sarà necessario completare il ciclo di produzione nel territorio degli Stati Uniti. Ecco una delle novità più immediate. Lo sgonfiamento della valuta americana sarà paragonabile alla sterlina. Maggiore consenso sociale alle istituzioni sarà prevedibile. Minori spazi all’immigrazione saranno ovvi. L’America (come l’Inghilterra) ripenseranno il loro ruolo nel mondo. Si è aperta una nuova stagione politica ed economica.