Brexit, Trump, la prossima vittoria in Francia della Signora Le Pen. Sono tutti fatti che apprezzo e rispecchiano la mia sensibilità. Incuriosisce notare lo stupore di troppa gente. Cosa sta accadendo?

La Brexit è una risposta alla crisi della Ue. L’Unione Europea è una bella idea applicata male.

Donald Trump è una risposta alla crisi della globalizzazione. La globalizzazione è una bella idea applicata male.

La Signora Le Pen, che vincerà in Francia, è una risposta alla crisi dell’Occidente. L’Occidente ha perso, per il momento la sua identità. Troppa immigrazione e disoccupazione. Dal mix esplosivo di carenza nel lavoro ed eccessi d’immigrati la stessa democrazia è in crisi. Prima di affossare ancora una volta la democrazia come scelta di vita ci si affida a queste scelte. Brexit, Trump, Le Pen esprimono reazioni e idee di riscatto.

Leggendo in questi termini l’attualità, la vittoria della Signora Le Pen è scontata.

Francamente lo era anche la Brexit a marzo 2016.

Francamente lo era anche Donald Trump a marzo 2016.

Francamente lo era anche a ottobre la previsione del referendum italiano di dicembre.

Perchè la gente non vuole capire e si è spenta?

E’ possibile che sia un effetto diretto sulle persone dalla globalizzazione. Grandi ma vuoti concetti come la solidarietà. L’integrazione culturale (non è vero perchè le culture vogliono rimanere distinte). La stessa globalizzazione che pretende tutti consumino gli stessi prodotti. Sono “idee” talmente vuote e vaghe che confondono. Di fronte a questi concetti “belli ma evanescenti”, si resta in silenzio. Un silenzio non partecipativo. Un vuoto che poi esplode, scattando ogni tanto in una reazione. La Brexit non poteva non essere prevista, perchè è la globalizzazione in crisi.

Spiegato meglio, sta affondando la stessa idea di sinistra politica che si cela dietro la globalizzazione. E’ giusto o sbagliato? Questa è la fine di una stagione “bella ma vuota”. 

In queste condizioni, ogni giorno di ritardo nelle votazioni, si concretizza in un chiodo in più piantato nel Pd italiano. Chi può più votare il responsabile di una stagione “bella” ma vuota?