Perchè le aziende non redigono il budget degli acquisti e delle vendite? Lo chiede il mio studente delle 6.30 del mattino, un ingegnere. Una domanda posta così semplicemente da uno studente così autorevole medita una riflessione.

Tanto per iniziare va distinto quale tipo d’imprese non redige il budget! Certamente quelle piccole, sotto i 15 dipendenti. Se poi andiamo a notare che le imprese intorno a questi valori sono il 90% dell’apparato economico e industriale nazionale, dovremmo già aver capito lo schema comportamentale. Uno schema di un capo dell’azienda che ha “già tutto in testa”.

Ecco il vero problema dell’imprenditore padronale: ha capito tutto e lo conserva nella sua testa.

Scrivere un budget significa spiegarlo a se stessi e al ristretto gruppo di fedeli collaboratori che in genere sono i familiari: coniugi e prole. E’ vero che tra marito e moglie tutti i giorni si parla d’impresa (spesso fino alla nausea) ma mai si mette nero su bianco! Farlo rappresenta un atto di chiarezza costruttiva con se stessi e la famiglia.

Se un budget è scritto è “ragionabile” (parola non italiana inventata di sana pianta) e confrontabile quindi migliorabile. Forse è proprio questo il problema: nessuno ha voglia di porsi in contraddittorio o vedersi criticato!

Comunque sia, nel superiore interesse dell’azienda, criticabili o no, la stesura di un budget rappresenta un atto di benessere aziendale.

Certamente il budget rappresenta un passo importante per il successivo piano di marketing. A quel punto però stiamo andando su un livello “stratosferico”, che sono decisamente fuori dall’ordinario.

Quanto costa farsi fare un budget da un professionista esterno? Dipende dall’impresa, certamente una piccina con 500/700 euro passa la paura. Perchè le aziende non redigono a questo punto un documento che, portato in banca confermerebbe l’attuale affidamento ponendo le premesse per maggiore liquidità? La parola corretta è ignoranza. Peccato avere un classe imprenditoriale modesta.