Margine di struttura come quel calcolo che si svolge nel riclassificato dello Stato Patrimoniale. Quest’operazione è tipica del V° ragioneria e degli studi aziendali in ambito universitario. Perchè si calcola il margine di struttura? E’ semplice: quanta struttura ci dev’essere in un impresa per sostenere il totale delle fonti o degli impieghi?

Ad esempio, 16.000.000 di totale delle fonti può essere giustificato da una scrivania e un computer o è necessaria una struttura di capannoni e macchine utensili? In un’impresa del tipo industriale avremo dei parametri che sono diversi rispetto un’azienda di servizi o della GDO (grande distribuzione organizzata).

Il margine di struttura è inserito all’interno degli indici di solidità.

Questo comparto degli studi per indici e margini si compone di 2 ragionamenti:

a) il margine di struttura;

b) il quoziente di copertura delle immobilizzazioni.

A complicare ancora di più il ragionamento ci sono 2 tipologie di margine di struttura:

  1. il margine di struttura essenziale (detto anche assoluto). Questo margine è collegato al quoziente d’autocopertura delle immobilizzazioni. Spiega se il capitale proprio è in grado di sostenere gli impieghi (le immobilizzazioni). Nel caso di un valore adeguato vuol dire che il capitale proprio è in grado d’acquistare altri ben strumentali e che le quote d’ammortamento non saranno utilizzate per ripianare i debiti, ma indirizzate verso l’innovazione.
  2. il margine di struttura globale. Anche questo margine ha un corrispondente in un quoziente; si tratta del quoziente di copertura delle immobilizzazioni.

Fin qui il concetto, ora però formule e calcolo:

  • Margine di struttura essenziale: Cp (capitale proprio) – I (immobilizzazioni). Ci si attende che dia un valore positivo con immobilizzazioni coperte da soldi propri. Oltre che in forma numerica può anche essere espresso in maggiore/minore di 1. Il concetto non cambia.
  • Quoziente d’autocopertura delle immobilizzazioni: Cp/I se inferiore a 1 vuol dire che le risorse liberate dagli ammortamenti vanno a ripianare i debiti anzichè sostenere l’innovazione.
  • Margine di struttura globale: (Cp + Passività consolidate) – Immobilizzazioni. Il risultato, ammesso che sia positivo, dev’essere ANCHE superiore al magazzino, consentendo fluidità finanziaria al sistema aziendale evitando momenti d’assenza di liquidità. Anche in questo caso lo stesso concetto può essere spiegato in maggiore/minore di 1, il concetto non cambia.
  • Quoziente di copertura delle immobilizzazioni: (Cp+Pc)/I emerge un valore che può essere maggiore/minore di 1.

A seguire nel secondo articolo di questa serie su 2 studi delle grafiche molto gradevoli sull’argomento e qualche colpo di scena.