La frattura nella personalità individuale. Prima parte di un ragionamento profondo.

La frattura nella personalità individuale è il dramma della vita moderna. La società ha permesso un grande inganno consentendo a tutti di poter “essere” quello che si vuole. In realtà si tratta di una finzione.
Entrando più nel dettaglio esiste una profonda differenza tra:
– ciò che si pensa d’essere;
– e il ritorno d’immagine sociale, ovvero quello che gli altri pensano noi siamo.

Si potrebbe anche aggiunge: nessuna persona è all’altezza della propria eloquenza. Detto più semplicemente cosa siamo in realtà? Quello che c’immaginiamo oppure quanto ci viene socialmente riconosciuto?

E’ qui che la frattura nella personalità individuale trova concretezza.

L’essere e l’apparire inquadrano 2 contesti profondamente diversi e non affatto coincidenti. Anzi i criteri di selezione tra persone, si stanno facendo sempre più critici rispetto la presunta libertà d’esprimersi. Noi crediamo d’essere liberi di poterci rappresentare a nostro piacimento. Invece no. La selettività tra individui aumenta!

La frattura coniugale quantificabile in un 43% delle coppie sposate indica come aumenti la conflittualità.

In effetti appare come un controsenso. Da una parte la più estrema libertà d’abbigliarsi, comportarsi, tatuarsi. Dall’altra parte un rinnovato bisogno di formalità e normalità per riconoscersi.

Un esempio: essere disinibiti piace. In particolare quando sono le ragazze ad esserlo. Il guaio è che non se le sposa nessuno.

In realtà in una vita saggia, sarebbe opportuno essere molto disinibiti dentro la vita di coppia anzichè quando si è ragazzi. Questo concetto non viene recepito.

Come ricordato dall’ISTAT la disoccupazione giovanile è al 40%. Ci sono tanti (troppi) ragazzi sia diplomati che laureati “a spasso”. Perchè accade questo?

Una risposta potrebbe essere che le PMI cercano metalmeccanici quando abbiamo troppi ingegneri.

Una plausibile spiegazione alla grave incongruenza (che tocca tutti, come genitori, aziende e persone in cerca di un lavoro) è riconoscibile nella profonda disparità tra quanto la società tollera rispetto quello che chiede per scegliere.

A questo punto il problema da porsi non è più quanto “originale” possa apparire una persona. Al contrario quanto in realtà sia accettata! Perchè tra le 2 posizioni esiste una frattura. La divaricazione tra il tollerato e accettato.