Illuminismo e critica, vuol dire criticare l’illuminismo e la sua cattiva applicazione. Lo spunto proviene dal testo pubblicato nel 2007 dal filosofo bulgaro-francese, Tvzetan Todorov (nato a Sofia, 1939 – deceduto a Parigi, 2017), dal titolo “Lo spirito dell’illuminismo“, edito da Garzanti per il mercato italiano.

L’autore, rammentando la severa (acida e fuori luogo) critica dell’Illuminismo allo spirito religioso e alla Chiesa, ne elenca i punti fondamentali e d’attualità:

  • essere contro la religione, ma non atei;
  • a favore della separazione tra Stato e Chiesa;
  • celebrare il passaggio della società civile da un’era di sottomissione a valori imposti da altri (in genere da “Dio” o così spacciato dal clero ed aristocrazia) all’emancipazione nel credere in ciò che si ritenga giusto;
  • infine la tripartizione dei 3 grandi principi dell’illuminismo: libertà, tolleranza ed autonomia.

Con questa piattaforma concettuale e in particolare dopo l’11 settembre 2001, Todorov propone d’utilizzare l’illuminismo come sistema di relazione con le altre culture in particolare sul piano religioso. Nello specifico l’autore ricorda che i valori dell’Illuminismo non furono applicati nel Settecento, nell’Ottocento, tanto meno nel Novecento e neppure negli anni Duemila.

Infine, ultimo dettaglio, Todorov riconosce all’Illuminismo il merito d’aver contribuito a formare una base concettuale e di valori sui quali è stata costruita l’Europa. Su questo passaggio non c’è accordo. Quella che il filosofo chiama “Europa” in realtà si riconosce nell’Occidente.

Nel confronto tra culture sul pianeta Terra, l’Europa non ha titolo e scompare per essere sostituita dal più ampio concetto d’Occidente. La differenza tra l’Europa e l’Occidente vuol dire includere Canada, Stati Uniti, Australia e Nuova Zelanda. Complessivamente gli Occidentali sono 700 milioni di persone (gli europei occidentali 350 milioni) e valgono il 10% dei 7 miliardi d’abitanti del pianeta.

Gli europei tendono a definire “Europa” l’occidente quando non è vero. C’è in tutto ciò un complesso di superiorità mal posto; non considerare gli Stati Uniti esprime tutto il limite d’ogni confronto.

Ebbene quando si propone d’usare un’impostazione concettuale per discutere con le altre culture bisogna stare attenti. L’illuminismo fu pensato, scritto e diffuso per gli Occidentali non per il resto del mondo. In particolare quando ci si riferisce ai grandi nomi del pensiero illuminista (in tutto 5) che sono Voltaire, Montesquieu, Rousseau, Hume e infine Kant, serve una base culturale in assenza della quale non si capisce nulla. Ecco che l’illuminismo è per persone colte non ignoranti.

Attualmente gli europei spendono 7mila euro all’anno per ogni studente e gli americani 9mila dollari/anno. E’ a questo tipo di prodotto umano che si può parlare d’illuminismo non a degli analfabeti. La critica alla Chiesa è sempre stata fuori luogo, da parte dei pensatori illuministi perchè questa struttura dovette far i conti con un popolo analfabeta dettando, ad esempio, dei principi di base come, non far sesso fuori dal matrimonio. In un’epoca (per secoli) dove le bocche da sfamare erano di più rispetto alla produzione agricola (si ricordini i ragionamenti di Malthus sull’argomento) la soluzione alla sovrappopolazione furono le carestie ed epidemie.

Su questo piano va anche ricordato che le prime scuole ed università furono istituite dalla Chiesa.

Perchè attaccare chi cercò di porre rimedio ai mali di un popolo analfabeta pur commettendo errori? L’illuminismo fu eccessivamente anticlericale pur essendo cresciuto nelle scuole religiose. Una critica così severa appare come esistenziale, ovvero serve per affermare l’esistenza di un nuovo punto di vista così strillato a destra e manca (quasi istericamente). Ovviamente la Chiesa ha molte colpe, ma tante d’essere crocifissa e relegata al privato come il modernismo e l’illuminismo hanno fatto. Ed è qui che nasce un problema, una formidabile difficoltà nella comparazione e collaborazione con le altre culture quando si costruisce il confronto con i concetti illuministici.

Illuminismo e critica prosegue.

L’immagine di copertina non è pertinente a Todorov pur rientrando nel concetto più vasto della cultura Occidentale.