Il prigioniero da Parkinson – studi sul dolore. Cenni tratti dal libro in pubblicazione dal titolo “The Prisoner of Parkinson”.

Premessa importante. Il paziente evoluto a prigioniero, grazie alla Teoria nota come Il Prigioniero da Parkinson, quando applica i concetti suggeriti, il giorno dopo soffre fisicamente, come reazione di un corpo addormentato che non vuole reagire. Ecco uno dei passaggi più critici.

Studi tratti osservando “il paziente zero”.

Si tratta di un’intensa e dolorosa reazione fisica come effetto delle importanti emozioni sessuali ed emotive vissute dal paziente/prigioniero, che si attenuano nel secondo giorno successivo e scompaio nel terzo. Ciò significa che reagire al male comporta “un prezzo” da pagare.

Detto più semplicemente, il paziente da Parkinson (qui riconosciuto come prigioniero) seguendo l’applicazione pratica della teoria sociologica, vivendo quindi forti emozioni, tali da sollecitare l’intero sistema nervoso riattivandolo dai capricci tipici del Parkinson, solitamente paga uno scotto doloroso come reazione fisica di un corpo che non vuole reagire condannandolo in una tomba viva. Come fare?

Serve una prima distinzione, già accennata ma ora da chiarire meglio.

E’ malato colui che riceve un protocollo sanitario di cura standard, uguale per tutti e non personalizzato. Stiamo parlando, ad esempio, della febbre e di tutti quei farmaci comprati sul banco dei supermercati come in farmacia, che vanno comunque bene per tutte le persone su ogni patologia.

Il paziente è diverso dal malato. In questo caso non basta più una cura standard, al contrario necessita una specifica applicazione personalizzata.

Infine è ancora diverso “il prigioniero” (l’ultima vera novità grazie alla Teoria sociologia de “il prigioniero da Parkinson”) che è un malato o paziente, solitamente afflitto da un male di lunga durata nel tempo, (vedi anche il Parkinson ma non solo) che ha deciso di reagire alla malattia oltre al solo farmaco, cercando in se stesso e nei legami affettivi importanti la vera medicina per riappropriarsi della dignità di essere umano davanti al male/malattia.

Questa suddivisione è fondamentale per poter comprendere il senso della nuova Teoria sociologia in ambito di Pain Sociology. (……il testo continua…..)