Il Governo Monti e successivamente quello del Renzi furono colpi di stato. Per proseguire serve chiarire il concetto di colpo di stato. E’ tale quell’atto che porta al potere chi non votato dal Paese. Esiste una legittimazione politica che deriva solo dal voto popolare. Questo concetto è stato tradito dallo stesso Capo dello Stato!

Il Governo Monti si è trasformato in un colpo di stato. Peccato! Si è sporcata così la Repubblica, il Governo e la Presidenza della Repubblica. Non sarebbe accaduto tutto questo se il Governo Monti avesse portato il Paese alle votazioni. La legittimità del governo tecnico è d’assicurare le manovre correttive e andare al voto politico. Così non è accaduto. Perchè?

Ecco che si discute apertamente di colpo di stato!

Quando, in questo ambiente, definii per la prima volta il Governo Monti un colpo di stato, fu scandalo. Il ragionamento fu semplice. Il nuovo esecutivo Monti, è stato imposto al parlamento che ha comunque deliberato. Questo però in assenza di un mandato dagli elettori che NON votarono le camere per scelte al di fuori dall’arco costituzionale. In pratica il Parlamento ha agito fuori mandato popolare. Una violenza di questo tipo, alla Costituzione e alla Repubblica, impone una commissione d’inchiesta. 

La Costituzione recita che il Capo dell’esecutivo è scelto dal Capo dello Stato. E’ vero. Ciò emerge dalla sola e semplice lettura del dettato costituzionale. Non basta. Anche il Presidente della Repubblica ha i suoi vincoli. Significa che la scelta può anche essere sul salumiere all’angolo della vita, è vero, ma in emergenza. Nel caso sia necessario “il salumiere”, ben venga per guidare l’esecutivo alle votazioni. La democrazia, piaccia o no, si nutre di legittimità politica attraverso il voto. E’ così certamente in Svizzera e in Gran Bretagna. Non è così in Italia.

Non ci si offenda se siamo una “repubblica delle banane” grazie all’On. Napolitano.