Ignoranza grassa e ottusa! Uno studente di scienze politiche, oggi a lezione di scienza delle finanze, risponde a una mia sollecitazione con queste parole: ….in Italia, in particolare, la circolazione del contante è stata attenuata per tracciare fiscalmente tutti i passaggi di denaro essendo il nostro Paese afflitto da criminalità e corruzione. 

Ho chiesto allo studente se questo fosse il Suo pensiero. Mi è stato risposto che gli ha detto il Suo docente presso l’Università Cattolica di Milano. Ho chiesto il nome del docente per deferirlo alla commissione di disciplina dell’Ateneo e lo studente non mi ha voluto rilasciare il nominativo.

Detto ciò ho tentato di far ragionare l’allievo (è il mio mestiere).

Gli ho domandato: quanti sono gli Stati nel pianeta Terra: …..Risposta: non lo so. Rispondo: 205.

Altra mia domanda: in quale posizione si colloca l’Italia per produzione di ricchezza nel Pianeta? Risposta: non lo so. Rispondo, al 7° posto nel mondo, quindi ci sono altri 198 Nazioni che fanno peggio di noi. Sulla base di queste statistiche CHE CONOSCONO TUTTI TRANNE GLI STUDENTI, Lei ritiene che l’Italia debba essere considerata un covo di ladri, evasori e malfattori oppure un Paese ricco di creatività e gente che sa posizionarsi sui mercati internazionali per idee innovative?

Lo studente risponde: metà e metà.

A quel punto ho interrotto il tentativo di far ragionare lo studente perché tempo perso.

L’allievo non è in grado d’elaborare un pensiero complesso e completo pur avendo i ricevuti i dati sui quali costruire un pensiero autonomo. Per quanto mi riguarda è bocciato non ritenendo l’Università il suo posto più adeguato.

Oltre a combattere contro l’ignoranza grassa (e qui ci rientrano sia il docente, se è vero che si è espresso in tal senso, sia lo studente bocciato) si nota un dogmatismo che impedisce la riflessione (del resto per essere ignorante un motivo ci dev’essere, altrimenti la mente sarebbe fertile!).