I fattori di sviluppo del sistema americano a partire dal 1860 sono in tutto 10, chi lo afferma e dimostra sono gli autori di una delle più autorevoli “Storia degli Stati Uniti”, Allan Nevis e Henry Steele Commager. L’opera è in prima stesura del 1942, quindi rivista nel 1951 ed introdotta nel panorama culturale italiano nel 1960 grazie ad Einaudi. Per quanto il lavoro sia datato, resta se non il migliore tra le più audaci, chiare e ben fatte ricerche sulla Storia della nazione democratica più importante al mondo. Ovviamente si resta perplessi relativamente al periodo 1960-2024 sulla carenza di lavori di livello in particolare da parte d’autori italiani.
Certamente oltre ai già citati studiosi americani, sono due i grandi autori italiani a cui va il riconoscimento d’aver scritto dei lavori di prestigio in argomento che sono Giuseppe Mammarella e Raimondo Luraghi per quanto, quest’ultimo, sia concentrato sulla sola guerra civile.
Su i fattori che hanno certamente lanciato gli Stati Uniti nella storia vanno ricordati:
- le materie prime in abbondanza e di vario genere in una concentrazione maggiore che nel resto del mondo (forse la Russia potrebbe averne in quantità maggiore, ma non ci sono dati in tal senso. Forse non lo sanno neppure loro)
- un’accentuata ed eccezionale capacità individuale di trovare invenzioni e tecniche tali da convertire le materie prime in manufatti e beni di scambio;
- una grande scelta nei mezzi di trasporto sia su base ferroviaria sia per acqua;
- una capacità di consumo interno di grande pregio con una popolazione in crescita e dello stesso ceppo culturale per cui immediatamente integrata e disponibile agli stili di consumo in uso;
- un continuo flusso di nuove energie lavorative compatibili con la comunità residente per valori di fondo e stili di comportamento per quanto fossero irlandesi e italiani, quindi polacchi e greci, non ultimi tedeschi con anglosassoni, ma comunque tutti occidentali;
- la totale assenza di barriere doganali vessatorie all’interno del territorio degli Stati Uniti;
- un’attiva politica di dazi e barriere alle importazioni per la protezione dell’industria nazionale, (l’Unione Europea solo recentemente sta maturando una capacità di questo livello);
- un’accesa politica di sovvenzioni governative alle imprese;
- un forte spirito d’intraprendenza;
- l’atmosfera d’ottimismo!
I fattori che hanno reso grande l’America sono questi, e l’Europa?