Gravidanza/3 prosegue lo studio del calcolo complesso già descritto nel punto precedente, Gravidanza/2.

Qui come noto lo schema riepilogativo:

CALCOLO DELLA RETRIBUZIONE ORDINARIA (il tempo che effettivamente l’impiegata già mamma ha svolto presso l’azienda in cui è impiegata)

Qui ci si scontra! Studiando il calendario non ci sono dubbi che la dipendente ha lavorato dal 18 al 31 maggio ovvero per 14 giorni. Però meno le domeniche del 19 e 26 maggio sono in tutto 12 giorni di lavoro svolto. Il ragionamento non “fa una piega” peccato che l’azienda retribuisca in 26° e fin qui nulla da eccepire, restano 12 giorni MA.

Il “MA” richiede un altro conteggio.

L’assenza per maternità è stata di 17 giorni (tale si vede dal calendario) a cui sottratte le domeniche diventano 15.

La retribuzione aziendale è su 26°.

Quindi 26 – 15 = 11

Undici giorni sono quelli lavorati, non 12 come inizialmente conteggiato. In tutta franchezza però, essendo l’azienda solitamente chiusa il sabato, il dipendete ha veramente lavorato 10 gg. Quindi ne lavora 10 ma viene retribuiti per 11.

Resta ferma la critica di fondo già sviluppata da questo corso affinché si spazzi via tutta quest’impostazione pagando il dipendente malato come quello in servizio fino ad un limite che potrebbero essere 30 gg e la gravidanza come servizio alla società. Tutti questi costi che dovrebbero rappresentare “trasparenza” in realtà limitano la leggibilità della busta paga solo a chi è addentro al tema e ciò rappresenta un limite di democrazia e civiltà. Si chiede una busta paga non più legata alla produttività ma dignità per cui il malato è pagato come colui in servizio (fino a un certo limite). Ora però si rientri nell’analisi specifica del tema.

Da notare che nello stesso tempo lavorato c’è anche l’allattamento che è riconosciuto dall’INPS. Si ricorda che il dover allattare comporta 2 ore remunerate al giorno fino al 1° anno di vita del bimbo. Anche su questa fase della gestazione ci sono delle regole particolari per cui vanno sottratte le domeniche e i sabati. Quindi su 14 giorni “lavorati” ne restano 10 perchè sottratte 2 domeniche (il 19 e il 26) e 2 sabati (il 18 e il 25 maggio). 

A questo punto 2 conteggi che sono:

  • allattamento: 1.459/173 x 20 = 168,67 (compenso INPS su 10 gg per 20 ore)
  • retribuzione ordinaria: 1.459/26 x 11 = 603.35 – 168,67 = 448,60 (retribuzione aziendale per i giorni lavorati al netto del contributo INPS per l’allattamento).

Gravidanza/3 prosegue su 4.