Corrispondente dall’estero: una parola magica. Di seguito il testo che è stato scritto a molti tra quotidiani e settimanali italiani per una nuova idea editoriale.

TESTO DELLA PROPOSTA INVIATA ALLA STAMPA ITALIANA PER UN RUOLO DI CORRISPONDENTE DALL’ESTERO INNOVATIVA: La proposta da studiare è che dagli Usa vorrei scrivere dell’elezione presidenziale non come solito reportage, già pubblicato da altre riviste italiane, raccontando quello che accade, ma al contrario cercando di leggere cosa succederà.
Mi spiego.
Vorrei raccontare l’elezione presidenziale per i lettori del quotidiano (o della rivista) non seguendo i fatti già accaduti, ma in un’ottica di settore attraverso, un imprenditore americano, un gestore di negozio, un direttore del locale canile, un progettista di parchi e giardini di Los Angeles, un professore, uno studente, quindi attraverso persone che percepiscono e immaginano, cosa si svilupperà se dovesse vincere un leader o l’altro.
In questo modo gli intervistati spiegano ai lettori quello che vedono indicando anche il loro indirizzo di posta elettronica aprendo un dialogo sopra l’Oceano Atlantico, trasformando in questo modo la carta stampata quasi in un web, tra lettori di culture diverse, che si possono scrivere mezzo email se gradito.
Il tentativo è quello di creare una via di mezzo tra carta stampata e internet, ancora non sperimentato, su concetti e idee, aprendo il mondo non solo alle notizie, ma anche al contatto tra persone che mai si sarebbero incontrate. A questo punto il corrispondente dall’estero diviene l’esploratore di rapporti umani che passano, attraverso la lettura, nella disponibilità virtuale potenziale del lettore.
Può interessare una corrispondenza dall’estero così concepita che inizierebbe quanto prima fino al prossimo novembre 2016? Infatti l’importante è iniziare subito per non limitare il ruolo del corrispondente dall’estero al solo fatto elettorale, quando al contrario desidera cogliere uno spaccato della società statunitense su cui meditare, discutere e interagire.  Chissà se un progetto di questo tipo verrà mai apprezzato dalla stampa italiana.