Concetto di Italia settentrionale nelle lezioni di geografia. Lezione numero 13. Prof. Giovanni Carlini

Con il concetto di Italia settentrione, s’intendono comunemente le regioni situate a nord dell’Appennino settentrionale. Precisamente: Liguria, Piemonte, Valle d’Aosta. Emilia-Romagna, Lombardia, Trentino-Alto Adige. Infine Veneto, Friuli-Venezia Giulia. A sua volta l’Italia settentrionale si divide geograficamente e statisticamente nelle regioni:

• Italia nord-occidentale o Nord-Ovest. Comprende la Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia e Liguria;

• Italia nord-orientale o Nord-Est. Comprende il Trentino-Alto Adige, Veneto. Friuli-Venezia Giulia e Emilia-Romagna.

Demografia dell’area definita Nord-Ovest d’Italia

La popolazione residente nell’Italia nord-occidentale ammonta a 15.779.473 unità. Si tratta di un’eccezionale concentrazione urbana. Infatti le Alpi esprimono l’area orografia montuosa più intensamente abitata al mondo.

Demografia dell’area definita Nord-Est d’Italia

La popolazione residente nell’Italia nord-orientale ammonta a 11.337.470 unità. Anche nel Nord Est si rilevano quei problemi sociali tipici di una forte urbanizzazione.

Economia nord est

Negli anni cinquanta del Novecento, questa zona ha avuto una crescita economica enorme. Ponendo a 100 il coefficiente che calcola la media dei livelli di sviluppo economico delle regioni Ue, il Nord-Est vale 125. Questo a fronte del 127 dell’Italia Nord-Occidentale. Del 118 dell’Italia Centrale. Del 69 dell’Italia Meridionale e del 70 dell’Italia insulare. Sempre secondo i dati Eurostat, la classifica per indice economico interno è la seguente:

• Provincia di Bolzano – 136,7

• Emilia-Romagna – 128,1

• Veneto – 123,6

• Provincia di Trento – 122,7

• Friuli-Venezia Giulia- 117,7

Il settore primario del nord est è molto sviluppato. Questo grazie alla Pianura Padana. Si segnala, in particolare, la produzioni di frutta e ortaggi. In Emilia-Romagna è diffuso l’allevamento dei suini e dei bovini oltre molti prodotti DOP e IGP. In Trentino-Alto Adige va segnalata la produzione di mele.

Il settore secondario del nord est è anch’esso sviluppato, in tutte e quattro le regioni. Va annoverato il tessile (Treviso, Reggio Emilia e Rimini). L’alimentare (Bologna e Parma). Il manifatturiero (Vicenza). Il settore ottico (Belluno) e il metalmeccanico (Bologna e Modena). Le aziende sono di piccole e di medie dimensioni. In Emilia-Romagna sono diffuse le cooperative e le aziende a conduzione familiare. Nel Bolognese è fiorente l’industria elettronica (Datalogic).

Il settore terziario nel nord est è di primaria importanza. Fondamentale è il turismo grazie a Venezia, Verona, Bologna e Cortina d’Ampezzo. Da non dimenticare la costa romagnola. Importante è anche il settore dei servizi con Padova e Trieste. Il capoluogo del Friuli-Venezia Giulia dispone di un grande porto marittimo. A livello ferroviario si segnala anche la stazione di Bologna Centrale, quinta a livello nazionale per trasporto viaggiatori. Il polo fieristico di Bologna è secondo solo a Milano.

Il reddito pro capite è il più alto a livello nazionale e europeo. I servizi sanitari, scolastici e assistenziali sono elevati.

Questo quadro d’insieme focalizzato per ora sul nord est definisce un’idea. Appunto il concetto di Italia settentrionale. Un punto di partenza per leggere le potenzialità del Paese. Non si tratta d’essere razzisti o nordisti. La proiezione di potenza o efficienza italiane partono dal concetto di Italia settentrionale.