Concetto di docenza; colui che già laureato prosegue nello studio in forma permanente pubblicando studi e libri.

La vera domanda da porre a un insegnante è: quale pensiero innovativo ha prodotto?

Non che per forza il pensiero debba essere innovativo! Assolutamente no, ma ben formato, impostato e capace di darci un punto di vista originale si. Vuol dire saper insegnare trasmettendo immagini e pensieri agli allievi che a loro volta si modellano in una forma “x” che seguiranno per tutta la vita. Questi concetti non sono poesia o teoria, ma concreta pratica.

Ad esempio, quando insegno nello Stato, la prima frase che esprimo in classe è: uno studente costa alla Nazione 6.900 euro investiti a testa per singolo anno, quante vale questa lezione di 1 ora?

E’ palese che, giunti al risultato quantificato d’investimento per ora di lezione, al termine la classe dovrà avere idee, concetti, sensibilità e passione “n” volte di più rispetto a 1 ora prima. Un concetto di questo tipo s’applica anche in classi dove gli studenti sono scalmanati e semi-teppisti. Si applica sempre e ovunque, in ogni caso.

Altro esempio: orientare la classe! Dove si trova il nord partendo dall’attuale posizione del sole? E così via.

Piccoli trucchi del mestiere per definire il concetto di docenza.

In ambito aziendale è sano partire descrivendo i 5 modelli d’organigramma spiegando la produttività.

Tutti impallidiscono quando scoprono che l’azienda “estrae” dal loro lavoro un valore pari a 7-8 volte rispetto a quanto ricevono, pena avere i conti aziendali che non quadrano.

Ad esempio, lo stipendio non è quanto percepito, ma il netto della busta paga più le ritenute e quel 30% di INPS che ci mette sopra l’azienda. A dirla tutta serve sommare l’87% sopra il netto, per avere il costo industriale. Ottenuto questo dato lo si moltiplica per 7 (all’incirca) e si ottiene la produttività del lavoro. Al di sotto di questi parametri non si assume nessuno.

Con argomenti di questo tipo, il concetto di docenza diventa concreto e gradito.

Purtroppo abbiamo una serie sterminata di società che impiegano “docenti” per la formazione, pur essendo appena laureati. Queste cose non si fanno!

Va bene che la selezione impone un laureato con almeno 3 anni d’esperienza nell’insegnamento, ma la sostanza è diversa. Un libero professionista non è un docente. Non lo è perchè si spiega con slide sempre identiche senza modularsi adattandosi alla qualità umana che trova in classe, cambiando argomenti e linguaggio. Un altro mondo.

Concetto di docenza come applicazione e produzione di pensiero innovativo. Ora, con questi parametri, la lezione diventa bella e intrigante, distogliendo dal sonno della stanchezza.