Con le infradito l’assicurazione non ti copre. Taccuino americano

Con le infradito l’assicurazione del lavoro non copre i danni. Non è una sopresa ma un ragionamento molto chiaro che in Italia non si capisce. Ritorna il concetto dell’abbigliamento in uso al lavoro.

Come si deve andare vestiti al lavoro?

La questione dell’abbigliamento al lavoro è culturale. In tal senso rientra nella revisione complessiva che l’America sta svolgendo a danno della globalizzazione. Una revisione che è già partita dalla Gran Bretagna grazie alla Brexit. Ecco da dove nasce l’attenzione e la delicatezza di un pensiero che porta a concludere che lo stile è importante. Da qui il passaggio “con le infradito l’assicurazione non ti copre” è breve.

Le infradito sono ciabatte da usare sotto la doccia per non prendere i funghi. Al massimo possono andar bene per gironsolare in casa tra la cantina e la cucina. Andare in giro con l’infradito è cattivo gusto. Qui serve una precisazione.

L’infradito con il laccio dietro è una scarpa. La stessa calzatura infradito senza il laccio che cinge il tallone è una ciabatta. L’assicurazione NON paga in caso d’infortunio se si è con le ciabatte al lavoro.

Considerazioni di questo tipo arrecano disagio e scandalo ma è un atteggiamento errato. Il punto al contrario è altro: riprendiamoci lo stile. Quello stesso che l’amministrazione Trump ha chiesto ai deputati donne al Congresso. No ad abiti che lasciano intravedere il reggiseno dalla manica aperta dell’abito. Perchè imputarsi e gridare allo scandalo?

Oggettivamente in epoca globalizzata si è acceduto su tutto. Ora è il tempo del riflusso per rimettere ordine dov’è stato perduto.

Essere a posto al lavoro non esclude che si possa essere nudisti in spiaggia. La spontaneità è sempre una ricchezza per l’umanità, a patto che sia ben collata nell’ambiente corretto. Questa differenza è culturale.