Brexit! oggi è il giorno del referendum, che emozione.

Oggi è un giorno emozionate sia che Brexit vinca o perda, non ha importanza. Con questo referendum è stato infranto un dogma che, in quanto tale, non consente di poter discutere liberamente. Nella Ue, come nel mondo globalizzato, ci sono dei temi “intoccabili” fuori dalla normale dialettica. Ad esempio l’immigrato clandestino è un santo. La Costituzione è invariabile. La Magistratura non è criticabile. Un segretario di partito, appena e solo sindaco, può essere anche Presidente del Consiglio benché non eletto da nessuno. Il web è sacro anche se diseducativo. L’unione europea è valida sia come idea che applicazione. Etc, etc. etc. Di fronte a questo mondo d’uniformità ci sono solo 2 oppositori: Brexit e Donald Trump. 

Tradotto in altri termini, si potrebbe pensare che questo scritto sia anti-sistema. Non è così. Quanto qui affermato non è anti-sistema ma contro la chiusura dialettica. Continuo a credere nel potere del ragionamento.

Il potere del ragionamento è cercare di capire se un aspetto è valido o no. L’uso del web senza capire per scambiare solo 4 foto al giorno dove mettere “mi piace” è educativo? Una Ue che ha cancellato la politica monetaria degli stati è una scelta corretta? Un Presidente del Consiglio non eletto da nessuno è giusto? L’elenco potrebbe essere troppo lungo. A un elenco lungo, consegue che qualcosa non funziona. Non funziona nella misura in cui abbiamo smesso di pensare.

Brexit è un pensiero. Giusto o sbagliato è un punto di vista. Evviva si è acceso nuovamente il ragionamento! Il ragionamento è il grande assente nella vita moderna. 

Mi dispiace però che la campagna elettorale per Brexit non sia stata ricca e completa. E’ mancato un serio dibattito ridotto a slogan. Questo è stato un dolore per chiunque ragioni. L’isteria ha colpito entrambe le fazioni. Auguro alla prossima elezione italyexit o espanaexit o greexit maggiore capacità dialettica. La Ue è una buona idea applicata in forme pessime.