Addio al renzi, quello non eletto da nessuno

Finalmente il 4 dicembre 2016 potremo disfarci di un governo illegittimo. Era ora! Ciò che si rinfaccia al renzi sono veramente tante cose; ma tante! 

Ad esempio, un aspetto tra i troppi che crea grande disagio: la “legge” cosiddetta “salva italia”. Cosa salvi questa “legge” francamente non si sa. Anzi, per la precisione salva le banche, non la Nazione. Mi spiego meglio. Il cittadino non è libero di prelevare i suoi soldi a suo piacere. Denaro sul quale ha già pagato le tasse, non può essere utilizzato come desiderato. Il farlo comporta un accertamento fiscale. In fondo un’equiparazione all’evasione e al riciclaggio. Una cosa del genere è roba da matti. Chi ha votato questa “legge”? 

Qual’è la reazione minima a una “porcata” come quella norma chiamata “legge salva italia”?

DOVE E CHI DEVO VOTARE PER PUNIRE I MANDANTI DI UNA LEGGE COSI’ INIQUA? SEMPLICE, VOTO NO IL 4 DICEMBRE 2016!

Ecco che il NO al referendum diventa una reazione a un governo privo di legittimazione politica. Il NO si somma e stratifica a una serie di crisi di rigetto. Lasciamo perdere tuti i ricatti al Paese che ha minacciato il renzi. Neppure i ragazzini si comportano in questo modo. Non a caso questo è il governo dei bimbi in politica. Oltre ai ricatti (che pesano) c’è la balla del risparmio. Il renzi vuole far passare per riduzione della spesa un peggioramento degli standard di funzionamento dello Stato. Il bicameralismo va salvato come principio, pur dimezzando i parlamentari. Nella cultura politica italiana il bicameralismo ha un senso preciso. Lasciamo perdere le altre Nazioni europee che hanno storia e regole diverse. In Italia il senato esprime una fetta di popolazione matura. La camera, al contrario, si rivolge ai giovani.

In una tendenza demografica dove la terza età ha sempre più peso, cancellare la sua espressività politica è anti-storia. Farlo significherebbe remare contro l’importanza di una fetta sempre maggiore di popolazione nella società. Addio renzi, non hai reso un buon servizio alla Nazione.